“L’oro è un prodotto timeless e la gioielleria resiste proprio perché non è moda. Noi siamo la componente più resiliente del lusso”. Lo dice Massimo Carraro, presidente del gruppo Morellato, la più grande azienda di gioielleria e orologeria che batte bandiera tricolore, presente in oltre 60 Paesi con quindici marchi di proprietà e sette in licenza. “Oltre ai tre principali mercati europei, il Medio Oriente, con l’esplosione dell’Arabia Saudita, resta un ottimo bacino, l’Asia tiene, meno la Cina. È più difficile affermarsi in India perché ha una sua grande tradizione orafa — spiega l’imprenditore a il Corriere Economia —. Vediamo un mercato sempre più a clessidra: resiste chi sta in cima e chi come noi è nella fascia della gioielleria preziosa accessibile. Soffre un po’ di più chi è in mezzo. Io resto fiducioso”. Carraro aggiunge che ‘la ricetta Morellato’ ha i suoi punti di forza nella filiera integrata al 100% e anche su una grande spinta alla sostenibilità, con l’introduzione dal 2023 dell’argento riciclato e da quest’anno anche dell’oro riciclato in tutti i mercati, insieme a packaging sostenibili e all’impegno sulle certificazioni: “Filiera e sostenibilità hanno contributo ai buoni risultati in Germania. Sono soddisfatto del lavoro fatto, che ha anche giovato della nostra capacità di innovazione, del know how italiano e della comunicazione”
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