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Imprese, Confindustria: Energy Release 2.0 passo avanti decisivo per la competitività

Confindustria accoglie “con soddisfazione” la pubblicazione delle regole operative e degli schemi di contratto della misura Energy Release 2.0, “un passaggio essenziale per rendere finalmente operativo uno strumento atteso dal sistema industriale. La definizione di tali elementi conclude un percorso complesso, che ha richiesto l’adeguamento dello strumento alla comfort letter della Commissione Europea”.

Si tratta di “un passo importante – si legge in una nota – che consente finalmente di avviare una misura strategica per l’industria italiana, capace di coniugare sostegno alle imprese energivore e sviluppo delle fonti rinnovabili, contribuendo al tempo stesso alla sicurezza energetica nazionale”. Il meccanismo, che prevede l’accesso anticipato a energia rinnovabile a un prezzo calmierato di 65 €/MWh per tre anni, “è indispensabile per salvaguardare la competitività delle imprese energivore italiane. L’avvio dei contratti entro il 2025, con effetto retroattivo al 1° gennaio, e le aste per nuovi impianti rinnovabili delineano un modello virtuoso che combina competitività, stabilità dei costi per l’industria e nuovi investimenti nella produzione pulita”.

Confindustria ha “apprezzato la collaborazione e il dialogo continuo e costruttivo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il GSE che hanno caratterizzato questi mesi di lavoro”.

In un contesto europeo in cui diversi Paesi stanno adottando misure sempre più incisive a sostegno delle industrie energivore, “l’Energy Release rappresenta una risposta necessaria per evitare ulteriori penalizzazioni competitive per le imprese italiane”. Le recenti notizie relative all’autorizzazione da parte della Commissione Europea della misura tedesca che fissa il prezzo dell’elettricità per le imprese energivore a 50 €/MWh nel triennio 2026-2028, accompagnata dal vasto programma di nuovi impianti e infrastrutture energetiche previsto da Berlino,” rischia infatti di accentuare asimmetrie non sostenibili all’interno del mercato unico”.

Confindustria “continuerà a collaborare con il Governo e con le istituzioni europee affinché l’Italia disponga di strumenti stabili ed efficaci, in linea con quelli attivati dai principali Paesi partner, per tutelare la competitività del sistema produttivo e accompagnare il percorso di transizione energetica nazionale”.

redazione

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