“Abbandonando la logica dell’individualismo. I Paesi devono crescere insieme. Questo è un compito che spetta ai governo che hanno il dovere di invertire il trend di impoverimento progressivo. Oggi il consumatore medio fa fatica a far quadrare i conti: vediamo messo in discussione il diritto delle famiglie a consumare prodotti buoni e sani a un prezzo giusto. E la Grande distribuzione organizzata, in tutto questo, viene spinta a contenere l’inflazione e a contribuire alle politiche di solidarietà del governo. Mentre l’industria è il grande assente”. Lo dice Ernesto Dalle Rive, presidente di Ancc-Coop. In una intervista a La Stampa aggiunge: “Penso al trimestre anti-inflazione voluto dal governo lo scorso anno: alla Gdo è stato chiesto di fare ulteriori sconti a chi possiede le carte solidali, e noi, in Coop, lo abbiamo fatto. Ma diversi attori della filiera potrebbero contribuire e invece non lo fanno. Il punto è che serve un’idea più chiara di crisi, per cui ogni soggetto debba fare la sua parte, inclusa l’industria. Anche perché la crescita a valore dei consumi non si è accompagnata a un aumento dei volumi. A dimostrazione che l’inflazione non è archiviata”.
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