Gli ultimi dati Pmi hanno evidenziato in Italia un’economia terziaria di nuovo rafforzata dalla domanda nazionale, poiché quella estera continua a mostrarsi indebolita. A luglio, il settore dei servizi ha anche registrato una spinta al rialzo, grazie ad un ritmo di crescita dell’attività in leggero aumento rispetto a giugno e al più alto tasso di ottimismo sulle previsioni dei prossimi dodici mesi dallo scorso ottobre. Anche se la pressione dei costi è rimasta forte, il tasso di inflazione di luglio è di nuovo diminuito. Al fine di proteggere i propri margini, le aziende hanno però applicato aumenti più elevati ai loro prezzi di vendita.
Nel dettaglio, da 52.1 di giugno l’Indice Pmi dell’Attività Terziaria in Italia di luglio è lievemente salito a 52.3, leggermente sotto le attese di 52.5. Tale lettura resta in linea con il modesto tasso di crescita del settore, peraltro segnando un valore più forte della media di serie storica. Le aziende intervistate hanno indicato un volume maggiore di ordini, legato in parte a nuovi clienti e all’avvio di nuovi progetti, che hanno contribuito a loro volta a far crescere l’attività.
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