“Quando si parla di green steel, di acciaio verde, bisogna essere rigorosi sul contenuto carbonico delle produzioni. Non si possono trovare algoritmi per cui si abbassi un po’ l’emissione carbonica di un altro forno. E non fai tanto green steel con un forno elettrico”. Così Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ha anticipato i contenuti della sua relazione che terrà nel primo pomeriggio durante l’assemblea degli industriali siderurgici che si tiene alla fiera di Vicenza.
“Nella mia relazione parlerò anche delle nostre criticità, che sono fondamentalmente due”, ha aggiunto. “Aspiriamo a essere i campioni del mondo da qui a qualche anno di green steel, però ovviamente bisogna arrivarci vivi da qui a qualche anno. Per arrivare vivi da qui a qualche anno ci sono due temi che sono assolutamente cruciali per noi, che sono il rottame e la sua scarsità. Perché naturalmente i processi di decarbonizzazione della siderurgia europea intensificheranno il consumo di rottame nelle riconversioni siderurgiche e perché ci sono una serie di misure protezionistiche che vengono prese da più di 60 stati per tesorizzare il rottame interno e non farlo uscire. E l’Europa, invece, continua bellamente a far uscire il rottame dalle sue frontiere”.
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