“Aumenta del 18% il prezzo della pasta nell’ultimo anno mentre il grano duro per produrla viene pagato agli agricoltori il 30% in meno nello stesso periodo”. E’ quanto denuncia la Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a marzo che in controtendenza rispetto ad una decelerazione generale evidenzia una stabilità nella crescita tendenziale dei prezzi dei beni alimentari risulti stabile in media a +12,9%.
“La pasta – sottolinea la Coldiretti – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori”.
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