A settembre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano (da +3,4% a +3,1%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +2,3% a +2,6%). Lo rende noto l’Istat. La decelerazione è dovuta all’ effetto del rallentamento dei pressi degli alimentari non lavorati (da +5,6% a +4,8%; +0,6% su agosto). In dettaglio, si attenua il ritmo di crescita dei prezzi sia di frutta fresca o refrigerata (da +8,8% a +5,5%; -1,5% su agosto) sia dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +5,1% a +2,8%; +3,2% su agosto). La dinamica tendenziale dei prezzi degli alimentari lavorati resta stabile (a +2,7%; -0,5% su agosto).
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