“I prezzi dell’energia rimangono importanti sia per la crescita che per l’inflazione nelle economie del G20. I forti cali dei prezzi di petrolio, gas e carbone rispetto ai picchi del 2022 hanno contribuito alla ripresa della crescita e al calo dell’inflazione nella prima metà del 2023. Tuttavia, le economie Opec+ hanno attuato tagli alla produzione e, con le scorte a livelli relativamente bassi, il petrolio i prezzi sono aumentati di oltre il 25% dalla fine di maggio. Questo movimento al rialzo dei prezzi del petrolio ha fatto aumentare il contributo dell’energia all’inflazione dei prezzi al consumo in molti paesi del G20”. E’ quanto emerge dalle Prospettive Economiche Intermedie dell’Ocse pubblicate oggi.
"La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre…
"Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come “naturali”. Quale senso va…
Come riferisce il sito 'Le Desk' riprendendo un annuncio del quotidiano Telquel, il Marocco lancerà…
Acli Terra si è riunita a livello nazionale con la Commissione Lagune d'Italia con l'obiettivo…
Nel 2023, i porti marittimi dell'Unione europea hanno gestito circa 3,4 miliardi di tonnellate di…
"Sì, confermo" che a dicembre arriverà l'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di…