Secondo l’Istat, nel 2023 il potere d’acquisto delle famiglie è sceso dello 0,5%. “Dato pessimo, dovuto all’effetto inflazione. Nonostante il forte aumento del reddito disponibile delle famiglie, che sale del 4,7%, il rialzo dei prezzi fa scendere il potere d’acquisto degli italiani dello 0,5%. In pratica, i positivi provvedimenti del Governo che hanno rafforzato il taglio delle aliquote contributive sono stati del tutto vanificati dalla mancata lotta all’inflazione e dal fallimento del Trimestre anti-inflazione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il mancato rinnovo degli sconti di Draghi su carburanti e bollette della luce e del gas hanno inciso sul reddito disponibile delle famiglie in termini reali, costringendole ad intaccare i risparmi nel vano tentativo di mantenere lo stesso livello di vita, gli stessi consumi finali depurati dall’effetto prezzi” conclude Dona.
"Buon incontro con John Elkann di Stellantis e Ferrari. La crescita del mercato dei veicoli…
Il primo ministro canadese Mark Carney ha annunciato che martedì si recherà a Washington per…
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il Ddl Pichetto in materia di…
"Bisogna fare un lavoro importante, non solo sui social network, ovviamente, ma anche su tutte…
"L'Europa ha fatto già tanto, ma i risultati non sono quelli sperati dal punto di…
"L'industria culturale è una delle più grandi industrie d'Europa. Forse le persone non lo sanno,…