A giugno “si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+6,0%) rispetto alle importazioni (+5,1%)”. Lo comunica Istat.
L’incremento su base mensile dell’export si deve principalmente alle maggiori vendite di beni strumentali (+13,1%), tra cui mezzi di navigazione marittima; aumentano anche le vendite di energia (+19,7%), beni intermedi (+5,2%) e beni di consumo non durevoli (+1,8%) mentre si riducono quelle di beni di consumo durevoli (-5,4%). Dal lato dell’import, si rilevano incrementi congiunturali diffusi, i più marcati per beni di consumo durevoli (+12,2%) e beni strumentali (+8,6%).
Nel secondo trimestre 2025, rispetto al precedente, l’export diminuisce del 4,3%; a esclusione di beni di consumo non durevoli (+0,2%), la riduzione riguarda tutti i raggruppamenti ed è più ampia per energia (-15,2%) e beni strumentali (-8,3%). Nello stesso periodo, anche l’import registra una flessione (-2,8%) che riguarda tutti i raggruppamenti, tranne i beni di consumo non durevoli (+9,8%).
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