“Sono gli eventi estremi collegati al riscaldamento globale. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Gutierres, ci ricorda che ogni frazione di grado conta, per mantenere il più possibile il limite di 1, 5 ° stabilito dagli Accordi di Parigi. Sia chiaro: più scaldiamo l’atmosfera terrestre, e più questi fenomeni diventeranno frequenti e intensi. A livello globale dobbiamo contenere il rischio di peggiorare la situazione, però questo è già il nostro presente”. Lo dice il metereologo Luca Mercalli intervistato da la Stampa. “C’è semplicemente più energia in atmosfera, quindi posso avere un vento sempre più violento e una pioggia più forte. Ma diciamolo: non possiamo continuare in questa ignoranza voluta”, l’accusa del metereologo. Che insiste: “Sì, voluta. Io stesso avrò scritto migliaia di articoli. Eppure sul Pil che sale o che scende sappiamo tutto. Su queste cose, ogni giorno ci tocca ripetere argomenti che dovrebbero essere l’Abc”. La gente, sostiene Mercalli, volta “la testa per non vedere”. La soluzione? “Servirebbe una legge contro il consumo di suolo perché questo episodio ci ha messo ancora davanti agli occhi quanto voglia dire aumentare la vulnerabilità del territorio. Basta con il cemento. Tra l’altro, la terra ci serve per la nostra autosufficienza agricola, per il paesaggio, per il turismo”.
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