“Vedo una politica che rimanda e non impara. Abbiamo avuto la crisi del gas russo, e ora siamo dipendenti dall’Algeria, mentre l’installazione di rinnovabili è rallentata. Abbiamo avuto la crisi delle materie prime due anni fa, e ora è esplosa la crisi del Mar Rosso”. Lo dice Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. Che aggiunge, in una intervista a Repubblica, di vedere uno scenario diverso: “Non penso avrà lo stesso impatto. Ma il punto è che il susseguirsi di sempre nuove e gravi crisi esogene ormai è strutturale. Un po’ come la Gioconda, che ogni volta che la guardi rivela un dettaglio diverso. Si terranno numerose elezioni che possono cambiare tutto, viviamo una rivoluzione industriale che pesa più di tutte le precedenti. Malgrado questo, l’intera trattativa e la mediazione finale sul Patto di stabilità hanno guardato al passato, non al futuro. Si è discusso sui decimali di deficit, non dei settori strategici per l’Europa che è necessario a tutti i costi sostenere”.
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