Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell’ambito della riforma delle regole di bilancio europee.
“La traiettoria di spesa netta inserita nel Piano, che rappresenta il nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione, è in linea con le aspettative delle autorità europee. Nell’orizzonte temporale considerato dal Piano il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all’1,5 per cento. La traiettoria, inoltre, è coerente con l’andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello scorso aprile”, si legge in una nota del Mef.
“Il Piano definisce anche le linee strategiche relative alle riforme e agli investimenti che il Governo ritiene di realizzare nell’orizzonte di riferimento, in particolare quelle funzionali all’estensione da 4 a 7 anni del periodo di aggiustamento. Il Piano ha due finalità programmatiche: la definizione del percorso della spesa netta aggregata, ovvero la spesa non finanziata da nuove entrate o risorse europee senza contare gli interessi passivi sul debito e gli effetti ciclici di particolari tipologie di spesa; un piano di riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo. In ogni caso all’Italia si applica la procedura di deficit eccessivo prevista dal precedente patto di stabilità”.
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