Circa 200 attivisti ambientalisti, tra cui la svedese Greta Thunberg, hanno bloccato la più grande raffineria della Norvegia per chiedere che il Paese metta fine alla sua industria petrolifera e del gas, secondo quanto riferito dagli organizzatori e dalla polizia.
Gli attivisti di Extinction Rebellion si sono seduti sulla strada, bloccando l’accesso alla raffineria di Mongstad, a Bergen, sulla costa sud-occidentale della Norvegia, mentre un gruppo di kayak e barche a vela vietava l’ingresso al porto.
“Siamo qui perché è perfettamente chiaro che non c’è futuro nel petrolio. I combustibili fossili portano alla morte e alla distruzione“, ha dichiarato Greta Thunberg in un comunicato, aggiungendo che i produttori di petrolio come la Norvegia ”hanno le mani sporche di sangue”. Emettendo gas serra, i combustibili fossili alimentano il riscaldamento globale.
La polizia ha spiegato che è sul posto dalle 9 di questa mattina e che sta monitorando la situazione, mentre gli attivisti hanno annunciato che intendono proseguire la loro protesta per tutta la settimana in Norvegia con una serie di manifestazioni.
(Segue)
(AFP)
Conciliare due posizioni, attualmente, molto distanti, per arrivare a una pace "giusta e duratura" in…
"Oggi mi trovo a Washington con Volodymyr Zelensky e i leader europei. Insieme incontreremo il…
I mercati azionari europei hanno chiuso in cautela, in vista dell'incontro tra il presidente ucraino…
"Siamo felici che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta che è stata…
Quella di oggi "è una giornata importante perché finalmente si aprono degli spiragli di dialogo"…
A giugno le esportazioni europee verso gli Stati Uniti sono diminuite del 10,3% rispetto allo…