“Secondo i dati preliminari, le scorte petrolifere globali onshore sono scese di ulteriori 38 milioni il mese scorso, portando la diminuzione da luglio a 180 milioni. Nello stesso periodo, il petrolio via acqua è aumentato. Le dislocazioni commerciali dovute al reindirizzamento dei barili russi e, più recentemente, a causa dei disordini in Medio Oriente, hanno aumentato il petrolio sull’acqua di 115 mb (milioni di barili). Solo nel mese di febbraio, il petrolio sull’acqua è aumentato di 85 mb mentre i ripetuti attacchi di petroliere nel Mar Rosso hanno deviato più carichi attorno al Capo di Buona Speranza. Con quasi 1,9 miliardi di barili alla fine di febbraio, il petrolio sull’acqua ha raggiunto il secondo livello più alto dal culmine della pandemia di Covid-19”. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto sul petrolio dell’Aie, l’Agenzia internazionale per l’energia.
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