Anche a maggio l’Ue, con importazioni pari al 10% (1,3 miliardi di euro in valore) si conferma tra i primi 5 acquirenti mondiali di combustibili fossili dalla Russia (dopo Cina, India, Turchia e prima del Brasile). Lo rileva il Crea, centro internazionale per l’Energia e l’aria pulita, sottolineando che quasi la metà delle importazioni Ue era costituita da GNL russo, per un valore di 618 milioni di euro. A maggio, i cinque maggiori importatori di combustibili fossili russi dell’Ue hanno versato un totale di 1 miliardo di euro nelle casse russe. Ungheria, Slovacchia, Belgio, Francia e Spagna sono i primi 5 acquirenti Ue di combustibili dalla Russia.
(Segue)
I leader del G7 si riuniranno da domenica a martedì in Canada, per la prima…
Sirene antiaeree hanno suonato a Gerusalemme e forti esplosioni sono state udite pochi minuti fa,…
"Il Governo italiano continuerà a lavorare con tutti i partner per promuovere una de-escalation e…
"Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto oggi un vertice in videoconferenza per valutare…
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ha dichiarato che è "impossibile" distruggere…
L'esercito israeliano afferma che la sua aeronautica continua ad attaccare l'Iran "con tutta la forza".…