Nel 2022, il settore energetico ha affrontato enormi sfide. L’invasione russa dell’Ucraina e le relative sanzioni imposte dall’Ue alla Russia hanno avuto un impatto considerevole sui mercati, che, insieme alla transizione verso le energie rinnovabili e all’aumento dei prezzi dell’energia, del petrolio e del gas alla fine del 2021, ha reso la vita di tutti più difficile. Lo riferisce una nota di Eurostat. Secondo l’istituto europeo di statistica, “con la Russia, che è il più grande fornitore di combustibili fossili per l’Ue, il petrolio è stato uno dei componenti del mix energetico più colpiti dal conflitto, e mentre la domanda è rimasta stabile, le importazioni di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia sono diminuite da 15.724.000 tonnellate a 6.248.000 tonnellate in soli 12 mesi. Rispetto al 2019, le importazioni di petrolio dalla Russia sono scese da 207.070.000 tonnellate a 133.380.000 tonnellate nel 2022 (-36%)”.
(Segue)
Donald Trump incontrerà il suo omologo cinese Xi Jinping giovedì 30 ottobre in Corea del…
Questo sistema “riguarda tutti noi, infastidisce la maggior parte di noi e, direi anche di…
Mentre gli europei si preparano a passare all'ora solare questo fine settimana, oggi la Commissione…
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato…
"Penso che il dialogo" sull'uso degli asset russi per prestiti all'Ucraina "sia stato, magari non…
"Il risultato di questo incontro" con il presidente degli Usa "è che abbiamo sanzioni sull'energia…