“E’ scoppiata la crisi idrica e guarda un po’ 4,38 miliardi sul Pnrr per la crisi idrica, che non c’era, ma per mettere in sicurezza un paese che ha diversi problemi. Queste cose sono state pensate pensate a febbraio e marzo del 2021, quando di crisi idrica non si parlava. Ma siamo stati ‘costretti’ a confrontarci con il ministero dell’Agricoltura, col ministero delle Finanze, con il ministero delle Infrastrutture: abbiamo dovuto pensare, cosa che non si fa mai. Abbiamo dovuto pensare al futuro, che va oltre la legislatura. Quello che abbiamo scritto e fatto ci impegna, ci vincola legalmente, anche quando cambierà il governo: chi verrà non potrà dire questa cosa è di un colore e io sono di un altro. Queste sono cose giuste, da farsi”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ad Aosta, intervenendo a ‘Italiadomani, dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza’.
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