Un attacco a 20 siti di operatori italiani è stato portato questa mattina dal gruppo filorusso di hacker attivisti russofoni NoName057. Banche, aziende dei trasporti, aeroporti e porti hanno subito quello che in termini tecnici si chiama un attacco Ddos, acronimo di Distributed denial of service, ovvero attacchi di negazione servizio. In poche parole, attraverso alcuni bot sono state avviate innumerevoli richieste contemporanea ai server web degli operatori messi nel mirino, tra i quali Intesa Sanpaolo e alcuni sottoportali, gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, Acqua Novara e Acque Veronesi. Questo può rallentare la funzionalità dei siti o addirittura farli crollare, dunque mandarli in crash per creare un danno. Grazie all’azione tempestiva dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza, che ha dato immediatamente le indicazioni agli operatori per difendersi, l’opera di disinformazione del gruppo filorusso è stato arginato e 18 siti su 20 sono normalmente in funzione senza problemi, mentre i problemi a due sottoportali gestiti da Intesa ancora non risultano risolti, ma per ragioni che esulano dalla Anc. L’attacco hacker, rivendicano sulla chat Telegram del gruppo, sarebbe una risposta alle parole di Sergio Mattarella, che all’università di Marsiglia, pochi giorni fa, aveva rievocato il Terzo Reich parlando dell’invasione russa in Ucraina.
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