“Puntare il dito su prezzi alti energia è facile, ma dovrebbe spiegare anche le cause perché questo accade. Sono estremamente semplici da individuare, e il fatto che non vengano menzionato non è corretto sotto il profilo logico”. Lo dice a GEA Davide Tabarelli, economista, docente universitario e presidente di Nomisma Energia, commentando le parole di Mario Draghi di questa mattina, a Bruxelles, durante l’evento organizzato dalla Commissione Ue a un anno dal report sulla Competitività redatto dall’ex Bce. “Draghi sostiene che bisogna puntare di più sulle rinnovabili, eppure siamo i primi al mondo”, aggiunge. “Negli Usa fanno il fracking, che è assai dannoso per l’ambiente, mentre in Cina hanno il carbone e noi continuiamo a essere dipendenti dall’estero, con una guerra da cui non riusciamo ancora a uscire – continua Tabarelli -. Facile dire che cresciamo poco perché i prezzi dell’energia sono alti, ma un po’ ci stiamo provando. In Europa abbiamo tantissimo gas, perché allora lo prendiamo in Texas? Potremmo sfruttare di più le nostre risorse, ma ci sono regole che ci limitano. Draghi non ne parla, non si sporca le mani”, afferma. (Segue)
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