“Chiediamo al governo una mini proroga di due o tre mesi per completare quella parte di lavori legati al Superbonus che ancora può essere finita”. Così Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori, in un’intervista a Repubblica. “Ci sono 30 mila condomini in bilico – spiega – e 300 mila famiglie che rischiano di andare in contenzioso”. “Si è innescata una corsa terribile – dice Brancaccio – per ultimare i lavori entro l’anno, mettendo a rischio la sicurezza e la qualità stessa dei lavori”.
L’ipotesi di un ulteriore Sal, lo Stato di avanzamento lavori sarebbe “benvenuto, perché darebbe la possibilità alle imprese di fare un’ultima contabilizzazione, delle tre possibili col Superbonus, anche inferiore al 40% e scaricare il costo per lo Stato su quest’anno, col Patto di stabilità sospeso, anziché il prossimo. Pensiamo al paradosso di una ditta che ha un Sal al 60% ad ottobre e raggiunge il 95% a dicembre, anziché il 100%. Ebbene quel 35% con le regole attuali va al 2024 quando il Superbonus scende dal 110% al 70%”.
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