“Fino ad ora ci sono state 84 scosse, ma solo nove sono state di magnitudo maggiore a due. Il terremoto delle 3.35 della notte tra martedì e mercoledì è stato di magnitudo 4,2: il più forte degli ultimi quaranta anni. È stato un terremoto molto superficiale, per questo la popolazione lo ha avvertito in maniera così intensa”. Così Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’ente che si occupa del monitoraggio dei Campi Flegrei. In una intervista a Il Sole 24 Ore aggiunge: “Siamo in una fase di deformazione del suolo che interessa principalmente Pozzuoli, Bacoli e la parte nord-occidentale della città di Napoli. È un’attività caratteristica del vulcano che si manifesta periodicamente e che si inquadra nella dinamica bradisismica. L’attività negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione. Il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando”. Di Vito spiega: “Siamo in allerta gialla, una fase di rischio intermedia. Dopo ci sono l’allerta arancione e quella rossa. Monitoriamo la situazione 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno e forniamo le informazioni alla Commissione grandi rischi e al Governo a cui spettano le decisioni sulla sicurezza. L’evoluzione non possiamo prevederla, ma posso assicurare che i Campi Flegrei sono una delle aree di rischio più monitorate del mond”.
"Buon incontro con John Elkann di Stellantis e Ferrari. La crescita del mercato dei veicoli…
Il primo ministro canadese Mark Carney ha annunciato che martedì si recherà a Washington per…
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il Ddl Pichetto in materia di…
"Bisogna fare un lavoro importante, non solo sui social network, ovviamente, ma anche su tutte…
"L'Europa ha fatto già tanto, ma i risultati non sono quelli sperati dal punto di…
"L'industria culturale è una delle più grandi industrie d'Europa. Forse le persone non lo sanno,…