“L’ obiettivo è raggiungere i 18 miliardi entro fine anno”. Lo dice l’amministratore delegato e direttore generale del gruppo Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, parlando dei soldi da investire del Pnrr, che sono 25 e che per adesso ne vedono impegnati 13. “Il quadro è in continua evoluzione: gli interventi ex Pnrr riguardano 2.800 chilometri di rete con Ertms, elettrificazioni, riqualificazioni di stazioni e nuove connessioni strategiche”, spiega a Il Corriere Economia. Donnarumma definisce il Pnrr “un acceleratore essenziale”, ma “il nostro impegno guarda oltre: il Piano Strategico 2025–2029 da 100 miliardi. Nel 2024 il gruppo ha già gestito 17,6 miliardi di spesa in investimenti tecnici, con una crescita del 7% sul 2023”. E ancora: “Abbiamo attualmente oltre 1.200 cantieri attivi sulla rete ferroviaria nazionale, un livello mai raggiunto prima. Di questi, circa 500 sono di manutenzione ordinaria e circa 700 per nuove opere. L’eccezionale intensità è dovuta alla sovrapposizione degli interventi Pnrr con quelli già programmati”. Uno sforzo importante: “Solo nel 2025 — sottolinea l’ad — si prevedono oltre 345 mila interruzioni programmate, più del doppio sul 2023”. C’è un piano per il contenimento dei disagi prevede che i cantieri restino aperti “prevalentemente di notte, ottimizzando l’uso delle stazioni più trafficate, introducendo percorsi alternativi e migliorando la gestione dei treni”.
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