“È un ulteriore passo verso la crescita, il più grande operatore nella movimentazione di merci battezza Italo come strumento di integrazione sinergica con le altre attività di movimentazione delle persone. Continuerò a vedere con ammirazione e senso di appartenenza i successi di Italo condotti da un altro profondo amico come il comandante Aponte”. Così Gianni Punzo, uno dei fondatori del progetto Italo, intervistato da Repubblica. L’ottantasettenne imprenditore napoletano racconta l’origine di Italo: “L’avvento dell’Alta Velocità e la liberalizzazione della rete ha scatenato la nostra creatività. Così, insieme a Giuseppe Sciarrone, che lavorava già con noi ma aveva un passato alle Fs, andammo a proporre l’idea all’amico Montezemolo. Pensavamo che fosse possibile dar vita un operatore privato in alternativa al monopolio statale. ‘Facciamo i treni’ dissi a Luca”. E ancora: “Riuscimmo a coinvolgere anche Diego Della Valle. Volevamo avere un approccio imprenditoriale per offrire un servizio di qualità. Fondare Ntv nel 2006 e poi arrivare a far partire i treni nel 2012 fu un progetto faraonico con elevato rischio di fallimento”.
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