“La perdita di competitività dell’industria europea legata agli extracosti energetici ed ambientali è già un dato di fatto, con il tasso di penetrazione delle importazioni extraeuropee che sta crescendo negli ultimi anni. L’eliminazione delle quote gratuite è un ulteriore sovracosto per le imprese manifatturiere europee, chiamate ogni giorno a competere in un mercato globale dove la concorrenza non deve sostenere oneri di questo tipo”. Lo dice Flavio Bregant, direttore generale di Federacciai, parlando della riforma europea degli Ets. Per Federacciai – si legge su Il Sole 24 Ore – il Cbam non è sostitutivo. In primo luogo si tratta di un sistema complesso da mettere a terra e comunque facilmente aggirabile”. E ancora ci sono perplessità sul fatto che “possa funzionare da spinta per l’introduzione di sistemi analoghi nei Paesi terzi. L’Italia, che importa commodities ed esporta specialties – conclude Bregant – è destinata a perdere competitività se non si mette mano a dei correttivi”.
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