“Con la riforma costituzionale della regola sul debito la Germania si avvia ad affossare il Patto di stabilità che lei stessa aveva imposto un anno fa”. Lo dice Carlo Cottarelli, economista e già rappresentante per l’Italia al Fondo monetario. In una intervista a la Stampa aggiunge sul governo di Berlino: “Non credevo sarebbero arrivati a tanto. Fino a ieri la Germania aveva insistito perché le nuove regole europee non contenessero elementi di discrezionalità. Non era possibile che un Paese in difficoltà aumentasse la spese se non in caso di recessione, e facendo uso delle clausole di salvaguardia. Ebbene, la Germania oggi non è in recessione. E ha sempre detto che il debito è debito, poco importa se origini da investimenti o da spesa corrente”. E ancora: “Stanno passando da un eccesso all’altro. A mio avviso era sufficiente che la Germania si adeguasse allo spazio che la Commissione concederà con lo scorporo della spesa militare pari all’1,5 per cento del Pil: la cornice delle regole sarebbe stata rispettata. Andando oltre sta minando la credibilità della Commissione stessa”. Tutto questo è un male “soprattutto per i Paesi ad alto debito come l’Italia. Fin qui per tenere a bada la spesa ci si è affidati ai paletti imposti dal nuovo Patto. Ora tutti diranno: eh ma se lo fa la Germania…”.
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