“Ci troviamo in una fase storica in cui tutto può accadere, anche l’impensabile. Se l’Europa vuole essere presa sul serio, deve diventare una potenza credibile anche sul piano militare”. Lo dice l’economista di Berkeley Yuryi Gorodnichenko. In un colloquio con La Stampa aggiunge: “Oggi hai un dazio, domani non c’è più, o viceversa. Forse per la prima volta nella storia abbiamo avuto dazi “intragiornalieri”: annunciati al mattino e poi ritirati nel pomeriggio. Questo sottolinea il livello inaudito di incertezza. Non ci sono intese con la Cina, né con l’Unione Europea, né con il Giappone o con altre grandi potenze economiche. Tutti restano sospesi in attesa di una soluzione che non arriva”. E ancora: “È vero che una parte della produzione si è spostata verso Paesi a basso costo del lavoro. Ma se non è la Cina, sarà il Vietnam. Se non è il Vietnam, sarà il Bangladesh. C’è sempre qualcuno che offre salari più bassi. Quindi il fenomeno non è specificamente legato alla Cina”.
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