“Trump sta trattando l’Ue in modo incredibile. Proprio per questo bisogna reagire. Pensate all’episodio più recente: il presidente degli Stati Uniti dice ai Paesi europei ‘Voi non dovete più comprare gas dalla Russia, però l’Ungheria può farlo, perché Orban è mio amico’. Intervenire nella politica interna selezionando tra amici e nemici del Paese con cui tratta è qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia”. Così l’ex premier Romano Prodi. Il passo da compiere è quello di eliminare il diritto di veto: “Se finisse il voto all’unanimità, avremmo già rifatto l’Europa. Unanimità, cioè il voto uguale di tutti, vuol dire impedire le decisioni. Quando una struttura politica non può decidere, è finita. Ci vorrebbe poco, ma ci sono alcuni Paesi che non ne vogliono sapere. Non solo l’Ungheria. Anche l’Italia non vuole superare l’unanimità, perché pensa che l’interesse nazionale lo si difenda più da soli che insieme, e questo è proprio sbagliato”, spiega nel colloquio con La Stampa. E ancora: “L’Europa è competitiva, la bilancia commerciale non è assolutamente male. Però lo è in un modo diverso dagli altri. Certo, sull’hi-tech siamo proprio indietro: servirebbe un grande sforzo comune. Ma nella media tecnologia l’Europa è una realtà. Gli Stati Uniti lamentano la concorrenza cinese, ma se pensiamo alla meccanica e alla chimica intermedia, l’Europa è molto più avanti dell’America”.
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