“Credo che potrebbe aumentare l’inflazione di due o tre punti percentuali a livello generale. L’import incide sul 16% del Pil e parliamo di alzare i prezzi su quella quota del 20%. E poi c’è l’import dalla Cina, dove Trump vuole aumentare i dazi dal 60 al 100%. Se già oggi partiamo da una base di circa il 2,5% e aggiungiamo 2-3 punti si arriva al 5,5%. Si sta giocando con il fuoco”. Così Laurence Kotlikoff, economista in cattedra alla Boston University, presidente della società di pianificazione finanziaria Economic security planning ed editorialista del New York Times. Il quale sostiene che gli Stati Uniti sono “già in bancarotta. Servirebbe un rialzo delle tasse. Peccato che Trump proponga di tagliarle”.
In un colloquio con Il Sole 24 Ore spiega: “Dobbiamo collaborare con la Cina, non entrarci in conflitto. La Cina sarà un’economia molto più grande di noi, non possiamo fare finta non sia così. Dobbiamo guardarci intorno, le vere potenze saranno appunto Cina e India”. E ancora: “L’energia verde sta già diventando autosufficiente, possiamo gestire il climate change anche senza passare per i sussidi governativi. Vediamo che la Cina è veramente aggressiva ma, ancora, dovremmo lavorare con loro: incoraggiare l’import delle loro auto elettriche e magari dedicarci ad altro. Come la produzione di carri armati per difendere l’Ucraina dalla Russia”
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