“Il dissalatore di Taranto è un progetto finanziato con i fondi del PNRR. Questa iniziativa risponde alle problematiche che si stanno vivendo negli ultimi tempi in tutta Italia, e in tutto il mondo, relative alla siccità. È una soluzione necessaria per sopperire ai problemi legati alla disponibilità di acqua potabile – ha spiegato a GEA Antonio Albanese, presidente del Gruppo Cisa, presente a Ecomondo 2025, la fiera dedicata all’economia green -. L’impianto produrrà circa 60.000 metri cubi al giorno di acqua a disposizione dei cittadini pugliesi. Il progetto ha un valore complessivo di circa 100 milioni di euro, dei quali 27 milioni sono finanziati dai fondi del PNRR”.
“L’infrastruttura utilizzerà acqua prelevata dal fiume Tara, che presenta una bassa presenza di salamoia. Poiché si tratta di un’acqua quasi potabile già in uscita dal fiume, essa sarà solamente raffinata e successivamente avviata all’utilizzo umano”, ha specificato Albanese.
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