“Per riuscire nella scommessa, crediamo che l’Unione Europea debba, innanzitutto, ridefinire la propria risk tolerance, perché veniamo da oltre 15 anni di normativa, di regolamentazione che praticamente punta al rischio zero per gli intermediari, per le banche, ma persino per il risparmiatore”. Lo ha detto Ignace Gustave Bikoula, responsabile dell’ufficio di Bruxelles e del Servizio affari normativi e rapporti con l’Ue di Federcasse, nel corso dell’evento Connact Finance & Insurance dal titolo ‘Il piano Ue per investire i risparmi degli europei nelle aziende europee’, organizzato da Connact, che si svolge a Spazio Europa. “Ora – ha aggiunto – sappiamo che siamo arrivati in una fase in cui dobbiamo di nuovo assumerci dei rischi come collettività europea, assumerci dei rischi per il nostro futuro. E questo significa significa investire”. “Investire – ha spiegato Bikoula – vuol dire assumersi dei rischi, quindi definire una propria risk tolerance, cioè cosa vogliamo ottenere in termini di rendimenti soddisfacenti nelle transizioni che l’Unione deve compiere: la transizione ambientale, la transizione digitale, ma senza trascurare la coesione sociale che va salvaguardata e rafforzata”. “Quindi l’Unione – ha concluso Bikoula – deve mettere gli intermediari nelle condizioni di nuovo di fare il proprio mestiere e cioè raccogliere il risparmio dov’è e allocarlo in modo efficiente gestendo i rischi, non evitandoli a tutti i costi”.
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