“Non abbiamo formulato nuovi indicati, ma per ognuno dei fattori ambientali abbiamo dato una metodologia di determinazione, ma rendendo disponibili tutta una serie di dati che non sono solamente di primo livello, ma anche maggiormente dettagliati. Lo faremo per la gestione dei rifiuti, per il livello delle emissioni, per la tutela delle acque, per la salvaguardia della biodiversità. Senza spoilerare la presentazione del documento, che sarà un po’ tecnico e verrà fatto il 22, siamo in grado non solo di assicurare questa copertura di dati o indicare alle imprese investitori dove trovarli, ma per la mole di progetti che stiamo realizzando, ma di acquisire e avere molti altri dati“. Lo dice la direttrice generale di Ispra, Maria Siclari, ai microfoni del #GeaTalk. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il prossimo 22 maggio, alla sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, dei ministri, organizza il convegno ‘La sfida ambientale per la finanza sostenibile’, in cui metterà a confronto i vari player sulle nuove regole Ue in materia di sostenibilità. “Penso ai cambiamenti climatici, ai modelli per la previsione dei cambiamenti climatici, perché Ispra sta sviluppando il più grande progetto di tutela e mappatura della biodiversità marina, che si chiama Mer (Marine ecosystem restoration): parliamo di progetto di 400 milioni di euro, importante per la ricaduta sul nostro Paese dal 2026 in poi“.
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