“Le ultime due riforme della politica agricola” europea “sono state una rivoluzione copernicana e hanno visto una modifica del modello agricolo europeo. L’entrata dell’Ucraina è sicuramente un atto dovuto. D’altra parte l’impatto sull’agricoltura europea sarà enorme, quindi da questo punto di vista la Commissione dovrebbe cominciare a studiare quali saranno, prima di tutto, gli effetti dell’allargamento e verificare il budget che sarà destinato alla politica agricola”. Lo ha dichiarato a GEA Cristina Tinelli, responsabile relazioni Ue e internazionali di Confagricoltura a margine della decima edizione dell’evento ‘How can we govern Europe?’, organizzato da Withub con la direzione editoriale di Eunews e GEA, in corso a Bruxelles, presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia in Belgio. “E’ chiaro – ha aggiunto – che non possiamo accettare una diminuzione del budget, per cui dovranno essere studiati dei meccanismi di phase in nei confronti dell’Ucraina, come è stato – d’altra parte – per l’adesione degli ex nuovi paesi dell’Est. Insomma, quindi auspichiamo che comunque le risorse a disposizione rimangano le stesse per per la politica agricola, anche se sicuramente bisognerà studiare dei meccanismi tali per cui si possa continuare in questo senso”.
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