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Traporti, Scarfia (Confetra): Tecnologia elettrica non può andare per camion

“La tecnologia elettrica non è un cappotto che sta bene su tutto, può andar bene per auto, furgoni, sicuramente non può andar bene per i camion”. Lo dice Maria Cristina Scarfia, responsabile Affari europei di Confetra, a margine dell’evento ‘Mobility e Logistics 2025. L’evoluzione delle politiche UE per i Trasporti’, organizzato a Roma da Connact, la piattaforma di eventi che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di incontro e networking, in collaborazione con il Parlamento europeo in Italia e gode dei più alti patrocini istituzionali. “Con la Corporate Green Fleet Initiative la Commissione prevede quote di acquisto obbligatorie di camion elettrici, che costano circa 400.000 euro con incentivi che vanno intorno al 10% quindi 40.000 euro. A questi si aggiungono più o meno 120.000 euro di soldi per le aziende, per rifare gli allacci, i sistemi di sicurezza, oltre ovviamente alle bollette che sarebbero molto più care e in tutto questo gioco di spesa il camion resterebbe parcheggiato, perché? Perché non ci sono i soldi per finanziare le circa 150.000 colonnine di ricarica che servono per avere una distribuzione capillare, quindi garantire un servizio in tutta Europa senza lasciare indietro nessuno e quindi evitando di creare aree logistiche di serie A, B e C e quindi cittadini ed imprese di serie A, B e C in funzione delle colonnine di ricarica, per queste sono previsti circa 12 miliardi di euro. Mancano circa 50-100 miliardi per aumentare la potenza della rete elettrica che servirebbe per evitare quei fastidiosi blackout che già sperimentiamo in estate solo per il fatto che accendiamo i condizionatori e mancano circa 18 miliardi di euro all’appello per finanziare oltre 220.000 aree di soste sicure per garantire la sicurezza, ovviamente, dei conducenti, ma anche delle merci che sono che sono a bordo. Il nostro settore, il settore della logistica, non è contro la decarbonizzazione, è contro un approccio ideologico che cala target irrealistici dall’alto”.

Valentina Innocente

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