E’ salito a 122 il numero delle vittime causate dai maxi incendi esplosi nella regione costiera turistica di Valparaiso, nel Cile centrale. Da lunedì tutto il paese osserverà due giorni di lutto nazionale. Il presidente Gabriel Boric ha descritto gli incendi come “la più grande tragedia” che abbia colpito il Paese dopo il terremoto del 2010, seguito da uno tsunami, che ha ucciso più di 500 persone, e ha dichiarato che “tutto il Cile piange Valparaiso”, dichiarando i due giorni di lutto nazionale.
Ma il bilancio delle vittime degli incendi potrebbe ancora salire. In questa città a 120 km a nord della capitale Santiago, intere colline, alcune densamente popolate da famiglie della classe media, altre da famiglie più precarie, sono state completamente devastate. Il sindaco della località balneare, Macarena Ripamonti, ha annunciato che circa 190 persone risultano disperse. Senza elettricità e con poca acqua, i residenti delle zone colpite stanno soffrendo per la mancanza di servizi di base, tra strade coperte di detriti e auto bruciate.
(AFP)
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