Grande Barriera Corallina bianca per il 98%, Unesco: Sito in pericolo

La Grande Barriera Corallina è ancora una volta colpita da uno sbiancamento “diffuso”. Lo riferiscono le autorità, spiegando che le temperature oceaniche superiori alla media al largo dell’Australia nord-orientale minacciano il già travagliato sito patrimonio dell’umanità. “Lo sbiancamento è stato rilevato in tutto il parco marino”, ha scritto la Great Barrier Reef Authority nel suo aggiornamento settimanale.

Il fenomeno dello sbiancamento, che provoca lo scolorimento, è causato dall’aumento della temperatura dell’acqua – una conseguenza del riscaldamento globale – che porta all’espulsione delle alghe simbiotiche che danno al corallo il suo tipico colore. I voli di sorveglianza sulla barriera, che copre un’area di 2.300 km, hanno rivelato danni dovuti allo stress termico, ha detto l’autorità.

Durante la settimana, le temperature del mare in tutto il parco marino sono state tra 0,5 e due gradi Celsius sopra la media, mentre l’estremo nord e le zone costiere hanno registrato temperature tra due e quattro gradi sopra la media. L’autorità ha riferito che “la mortalità precoce” è stata segnalata “dove lo stress da calore era maggiore”. L’Unesco a breve effettuerà un’ispezione del sito per verificarne lo stato di salute.

Se i risultati della missione, che sarà presentata al Comitato del patrimonio mondiale nel giugno 2022, risulteranno negativi, la Grande barriera corallina potrebbe unirsi alla lista dei siti in pericolo, ha detto l’Unesco. Nel 2015, quando l’Onu ha minacciato di declassare lo status della Grande Barriera Corallina, che è patrimonio dell’umanità dal 1981, l’Australia ha lanciato un piano di investimenti multimiliardario per combattere il deterioramento della barriera. Ma, da allora, la barriera ha molto sofferto dopo tre episodi molto gravi di sbiancamento dei coralli, nel 2016, 2017 e 2020. Secondo uno studio recente, lo sbiancamento ha colpito il 98% della Grande Barriera Corallina australiana dal 1998, risparmiando solo una piccola parte della barriera. “Questo dimostra la pressione costante che la nostra barriera corallina subisce oggi a causa del riscaldamento globale”, ha allarmato Lissa Schindler dell’Australian Marine Conservation. “Una barriera corallina sana può riprendersi dallo sbiancamento dei coralli, ma ci vuole tempo. L’aumento della frequenza delle ondate di calore marine, dovuto principalmente alla combustione del carbone e del gas, significa che non avrà quel tempo”, ha aggiunto.

Nadia Bisson

Recent Posts

Taranto, Urso: Riconversione green possibile come a Piombino e Terni

“A Piombino e Terni abbiamo avviato importanti processi di riconversione green della siderurgia”. Così, secondo…

22 minuti ago

Pnrr, Mattarella: Serve ferma attenzione e costante impegno

La leale collaborazione è un metodo che "sembra dover presiedere anche le politiche volte a…

29 minuti ago

Dl Infrastrutture approvato in Consiglio dei ministri

È stato approvato oggi, in sede di Consiglio dei Ministri, il decreto legge Infrastrutture, "un…

37 minuti ago

Ue-Gb, Starmer: Accordo adatto ai nostri tempi, è nuova era nelle relazioni

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha elogiato una "nuova partnership strategica" con l'Unione europea…

38 minuti ago

INFOGRAFICA L’inflazione ad aprile nei Paesi Ue

Nell'infografica di GEA, il tasso di inflazione annuale nei Paesi dell'Ue ad aprile. Secondo Eurostat,…

40 minuti ago

Ue-Gb, von der Leyen: Accordo è occasione per scrivere un nuovo capitolo

Il primo vertice post-Brexit tra Regno Unito e UE rappresenta l'occasione per scrivere un "nuovo…

42 minuti ago