This photo taken on June 7, 2013, in Clamart, near Paris, shows newly produced Coca-Cola soft drink bottles on an assembly line at a Coca Cola bottling plant. AFP PHOTO / LIONEL BONAVENTURE (Photo by LIONEL BONAVENTURE / AFP)
Coca Cola sarà lo sponsor della COP27 sul clima e gli attivisti insorgono. La scorsa settimana, l’Egitto, che ospiterà il summit Onu a novembre a Sharm el-Sheikh, ha annunciato di aver siglato l’accordo con l’azienda ritenuta dagli ambientalisti fra i più grandi inquinatori con 120 miliardi di bottiglie di plastica prodotte all’anno. Come riporta la Bbc, gli attivisti per il clima si sono detti ‘sconcertati’ della scelta che rischia di minare i colloqui sul riscaldamento globale, visto che la maggior parte della plastica è prodotta da combustibili fossili. Per questo è stata lanciata una petizione, che ha raggiunto oltre 5mila firme, in cui si chiede all’Egitto di annullare la partnership.
Secondo Mohammad Ahmadi di Earth Uprising International, “questa azione della presidenza della COP27 va contro lo scopo della conferenza“, mentre Steve Trent, CEO della Environmental Justice Foundation, ha invitato l’Egitto a revocare la decisione.
Da parte sua, Coca Cola ha affermato di “condividere l’obiettivo” della Cop27 “di eliminare gli sprechi e apprezza gli sforzi per aumentare la consapevolezza nel mondo“. “Attraverso la partnership COP27, il sistema Coca-Cola mira a sostenere l’azione collettiva contro il cambiamento climatico“, ha dichiarato Michael Goltzman, vicepresidente globale per le politiche pubbliche e la sostenibilità di Coca-Cola al momento della firma. Ma gli attivisti non si sono fermati, continuando ad accusare l’azienda di ‘greenwashing’: nel solo 2019 Coca Cola ha ammesso di utilizzare tre milioni di tonnellate di imballaggi in plastica in un anno. “L’intero modello di business di Coca-Cola si basa sui combustibili fossili. Hanno fatto promesse per migliorare il riciclaggio che non sono mai state mantenute“, ha spiegato.
La plastica è ritenuta una delle principali fonti di inquinamento, dato che la sua produzione contribuisce al riscaldamento globale. Attualmente il 99% della plastica globale viene prodotta da combustibili fossili in un processo chiamato ‘cracking’ che produce emissioni di gas serra responsabile del cambiamento climatico. Nel 2021, un audit di Break Free From Plastic ha nominato Coca-Cola il primo inquinatore di plastica al mondo.
Al momento, né la presidenza egiziana della COP27 né l’UNFCCC – l’organismo delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico – hanno commentato.
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