L’aria che esce dagli edifici adibiti a uffici nelle aree urbane potrebbe essere più inquinata di quanto si credesse. Lo rivela uno studio della Purdue University. Un team di ricerca guidato da Brandon Boor, professore associato presso la Lyles School of Civil Engineering, ha pubblicato una nuova ricerca sulla rivista Cell Reports Sustainability in cui si afferma che gli edifici moderni rilasciano continuamente composti organici volatili (VOC) nell’aria esterna e probabilmente contribuiscono in modo significativo al carico di queste sostanze dell’atmosfera urbana. Il team ha condotto misurazioni dirette dello scambio di inquinanti nell’aria esterna-interna in un edificio per uffici ad alte prestazioni, utilizzando una strumentazione all’avanguardia per la qualità dell’aria e una piattaforma avanzata di automazione degli edifici.
“Tradizionalmente pensiamo di filtrare l’aria esterna che entra nei nostri edifici. Sulla base dei risultati del nostro studio, ora dobbiamo considerare la pulizia dell’aria che esce dai nostri uffici, dalle nostre case e dalle nostre scuole per ridurre le emissioni nell’ambiente esterno“, dice Boor. Lo scopo di questa ricerca, spiega lo scienziato, è quello di misurare accuratamente i composti organici volatili nell’aria che entra ed esce dagli edifici urbani.
I moderni edifici pubblici e commerciali sono in genere dotati di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento per migliorare la qualità dell’aria interna e il comfort termico. Quando l’aria urbana viene fatta circolare meccanicamente all’interno, la sua composizione può cambiare in modo significativo. I materiali da costruzione, gli arredi, gli occupanti e le loro attività – come cucinare, pulire e usare prodotti di consumo e per la cura personale – possono rilasciare una varietà di contaminanti gassosi e particellari che possono essere scaricati direttamente nell’atmosfera urbana. La ricerca di Boor ha rilevato che le concentrazioni di composti organici volatili negli ambienti interni sono da 2 a 15 volte superiori a quelle esterne e che, per unità di superficie, le emissioni negli edifici sono paragonabili a quelle del traffico, delle industrie e delle emissioni biogeniche.
In particolare, il team ha scoperto che l’ufficio è una fonte significativa di emissioni di monoterpeni reattivi e silossani nell’ambiente esterno. I silossani sono ampiamente utilizzati in deodoranti, profumi, lozioni e prodotti per la cura dei capelli. Un recente studio ha rilevato che le routine quotidiane per la cura dei capelli rilasciano grandi quantità di silossani nell’aria esterna attraverso gli scarichi del bagno, dimostrando ulteriormente come gli edifici possano influire sull’inquinamento dell’aria esterna.
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