Marmolada, Mattarella: Simbolo cambio clima non governato

A tre giorni dalla tragedia del crollo di parte del ghiacciaio della Marmolada, proseguono le ricerche dei dispersi, che sono scesi a cinque. Mentre il bilancio delle vittime rimane a 7, sono sempre più flebili le speranze di trovare delle persone in vita sul posto. Le ricerche stanno andando avanti solo con l’aiuto di droni e elicotteri, visto che c’è forte rischio di ulteriori crolli del ghiacciaio. Nessun soccorritore ha potuto recarsi sul posto a piedi e l’intera area è chiusa per motivi di sicurezza. Le operazioni via terra saranno effettuate solo per il recupero di eventuali ritrovamenti effettuati dai droni, per garantire l’incolumità degli operatori. “Il pericolo è che altri seracchi (blocchi, ndr) di ghiaccio possano staccarsi. L’intera area continua a essere off-limits“, ha spiegato l’unità di crisi di Canazei.

Il collegamento diretto fra cambiamento climatico e salute delle persone è “sempre più evidente, ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza introducendo il seminario ‘Cambiamento climatico e salute: un’emergenza’. E quanto avvenuto sulla Marmolada “è segno di una ferita sempre più profonda che richiama tutti noi ad avere la massima attenzione“.

La vicenda ha scosso il mondo intero, tanto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne ha parlato con il presidente del Mozambico Filipe Jacinto Nyusi in occasione della sua visita a Maputo. E l’ha portata come “elemento simbolico delle tante tragedie che il mutamento climatico non governato sta comportando in varie parti del mondo“. Per il capo dello Stato è diventata anche l’occasione di ampliare il discorso e parlare in generale dell’emergenza climatica in atto. Che non può essere risolta senza collaborazione e senza che tutti i Paesi rispettino i propri impegni. “Senza collaborazione – ha tuonato Mattarella – non c’è speranza“. Quello del clima, come tanti altri problemi fra cui sanità, sviluppo economico e migrazioni, “sono fenomeni globali che nessun Paese può affrontare da solo. La pandemia dovrebbe averci insegnato che l’umanità ha nemici comuni che deve affrontare insieme collaborando. Questo del clima richiede una forte collaborazione, è un problema comune. Senza una piena collaborazione di tutti non potrà essere governato”. E Mattarella ha lanciato anche una stoccata a quei Paesi che “non si impegnano su questo fronte che riguarda l’avvenire di ciascuno, di tutti nel mondo”. Alcuni impegni sul clima presi nelle convenzioni internazionali, infatti, secondo il capo dello Stato “non sempre vengono rispettati. Ma “senza affrontare sistematicamente, seriamente e a fondo i problemi che pone il cambiamento climatico contrastandolo sarà difficile garantire alle future generazione una vita accettabile sulla Terra“.

mariaelena.ribezzo

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