Vivere in una strada più verde o avere una vista sulla costa o sul fiume dalla propria casa aiuta a dormire più a lungo. Una nuova ricerca condotta in 18 Paesi dal Centro europeo per l’ambiente e la salute umana dell’Università di Exeter ha scoperto che vivere in strade più verdi – quelle con prati, alberi e vegetazione visibili – è legato a un sonno migliore. Sebbene già in passato alcune ricerche abbiano riscontrato questo legame, è la prima volta che vengono analizzati diversi tipi di ambienti naturali in diversi Paesi.
La mancanza di sonno, definita tale quando si dorme meno di sei ore a notte, è un importante problema di salute pubblica nei Paesi industrializzati, che colpisce, ad esempio, circa il 16% degli adulti del Regno Unito. La carenza di sonno è legata a una serie di esiti negativi per la salute e il benessere, tra cui malattie non trasmissibili come l’obesità, il diabete e le patologie cardiovascolari, oltre a un maggiore rischio di mortalità.
L’autrice principale, la dottoressa Leanne Martin del Centro europeo per l’ambiente e la salute umana dell’Università di Exeter, spiega che, durante la ricerca “le persone che vivevano in strade più verdi hanno riportato una migliore salute mentale, che è stata il fattore trainante di un sonno migliore”. Le iniziative di rinverdimento delle strade esistono già nelle città urbane per affrontare i rischi ambientali come le inondazioni e gli effetti dell’isola di calore, “ma i nostri risultati suggeriscono che i responsabili politici dovrebbero estenderle alle aree residenziali per sostenere la salute pubblica promuovendo abitudini di sonno più sane”.
Per lo studio sono stati utilizzati i dati di oltre 16.000 persone in 14 Paesi europei, oltre che in Australia, Canada, Stati Uniti e Hong Kong, nell’ambito della BlueHealth International Survey (BIS), un’indagine trasversale coordinata dal Centro europeo per l’ambiente e la salute umana di Penryn. Agli intervistati è stato chiesto di indicare la quantità di verde presente nella loro strada, se da casa avevano una vista su fiumi, laghi e coste (cioè spazi blu), quanto tempo libero trascorrevano in spazi naturali, nonché la loro salute mentale e quante ore dormivano a notte.
Dalla ricerca è emerso che gli individui che vivevano in strade più verdi o che avevano una vista sugli spazi blu dalla loro casa tendevano a dichiarare una migliore salute mentale, che a sua volta era associata a una quantità di sonno più sana. Anche gli individui che trascorrevano più tempo libero in spazi verdi e blu riferivano una migliore salute mentale e una durata del sonno più sana.
Complessivamente, i risultati hanno rilevato che il 17% delle persone che vivevano in strade verdi ha riferito di dormire meno di sei ore a notte, rispetto al 22% di coloro che non vivevano in strade verdi.
La principale fonte di finanziamento di questo progetto è stato il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea.
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