“Ho sempre pensato che un presidente di Confindustria debba essere nelle condizioni di rappresentare gli interessi di tutte le imprese per il bene del Paese e che per questo occorresse farlo con una squadra forte e libera da condizionamenti esterni. Questi presupposti purtroppo non si sono realizzati nel corso di questa campagna elettorale”. Così Edoardo Garrone, presidente di Erg, dopo aver abbandonato la corsa per la leadership di Confindustria. In una intervista a la Stampa spiega: “Purtroppo il clima che si è determinato anche in questa campagna elettorale conferma che per un grande imprenditore potrebbe essere demotivante candidarsi ed esporsi. Quando sono sceso in campo ero convinto – e lo rimango ancora oggi – che fosse più importante garantire la governabilità di Confindustria rispetto al nome del presidente. Penso di avere dato, con la mia scelta, un contributo importante in questa direzione, per rendere la nostra associazione più forte e incisiva. In questo auguro un buon lavoro al candidato, futuro presidente Orsini”. Garrone critica poi la posizione tenuta dall’altro genovese in campo, Antonio Gozzi: ” Numeri alla mano, Antonio Gozzi ha perso. Inoltre, con il suo comportamento ha fatto perdere anche Confindustria, quando ha contestato pubblicamente l’applicazione delle regole che sono alla base del nostro sistema associativo e del nostro codice etico”.
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