La fresa Iris è partita e, dunque, via ai lavori per la realizzazione del passante dell’alta velocità di Firenze che prevede il sotto attraversamento ferroviario della città e la nuova stazione di Firenze Belfiore, che dovrebbero concludersi entro il 2028. Il passante sarà realizzato dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell’opera, mentre a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori, per un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro. “Passare per 7 km sotto Firenze è la dimostrazione che tutto è possibile”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dei lavori, insieme al sindaco della città Dario Nardella, al governatore della Toscana, Eugenio Giani e all’ad di Fs, Luigi Ferraris.
L’opera, ha assicurato Salvini, “in caso di guasti come accaduto nelle scorse settimane, eviterà che si blocchi la circolazione in tutta Italia”. Il tunnel, infatti, ha l’obiettivo di separare i flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale, ed eliminerà ogni interferenza tra le due differenti tipologie di servizio. “Una svolta per la Toscana, per Firenze e per tutto il paese”, ha detto Giani, che plaude all’avvio del cantiere dopo anni di stop&go.
Sull’intera opera, ha assicurato Salvini, è stato fatto un grande lavoro di “compatibilità ambientale”. In primo luogo, “il riutilizzo del materiale di scavo è fondamentale” e, come ha ricordato Giani, le terre provenienti dagli scavi “verranno trasportate in treno e riutilizzate per la riqualificazione e valorizzazione dell’ex cava di lignite di Cavriglia nel Valdarno. Un esempio di economia circolare a tutela dell’ambiente”.
Inoltre, riferisce Fs, sono state intraprese iniziative utili a contenere le emissioni, “elaborando progetti e predisponendo lavorazioni ecosostenibili che potranno giovarsi di attrezzature e mezzi d’opera green, con motori ibridi e, in alcuni casi, elettrici”. Nel corso di avanzamento dei lavori, inoltre, l’Osservatorio Ambientale costituirà un ulteriore elemento di supporto al controllo degli aspetti ambientali correlati alle attività di cantiere (atmosfera, rumore e vibrazione, acque sotterranee e superficiali, campi elettromagnetici), anche attraverso Arpat.
La maxi opera fiorentina, una volta che i cantieri saranno a regime, darà lavoro a circa 400 persone al giorno. “Io credo che l’Italia nei prossimi anni potrà crescere più di tutti gli altri Paesi europei, basta non fermarsi al primo ‘no'”, ha detto Salvini, ricordando che “ci saranno dei disagi, ma l’importante è che non ci siano dei ‘no’ pregiudiziali perché qualcuno si alza al mattino e dice ‘no’ a qualunque cosa. Sono sicuro che alla fine di questi quattro anni l’Italia sarà un Paese più infrastrutturato, più moderno, più veloce e più sicuro”.
(Photocredit: Regione Toscana)
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