(Photocredit: Anas)
Famiglie evacuate, frane, smottamenti, ponti crollati. Il nord Italia è stato travolto da una nuova e violenta ondata di maltempo, che ha colpito in modo particolare Emilia Romagna, Liguria e Toscana; ma la protezione civile ha lanciato l’allerta rossa per martedì 31 ottobre anche per il Veneto, in modo particolare Alto Piave, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano. Nel resto del Paese allerta arancione per rischio idrogeologico, idraulico e per temporali in sei regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria e Toscana) e gialla in altre 11 regioni.
Nel Parmense la situazione più critica: un ponte sul Taro, a Ozzanello, nel comune di Terenzo, è parzialmente crollato a causa della piena del fiume, isolando alcune famiglie. Osservato speciale anche il Baganza. A scopo precauzionale sono state chiuse le scuole in 19 Comuni della zona. Nel Piacentino a preoccupare è stato, in particolare il fiume Nure, la cui piena ha raggiunto il livello 3, tanto da rendere necessaria la chiusura del ponte al km 254 della via Emilia. Alcune famiglie sono state evacuate a Farini e sono stati chiusi i ponti a Ferriere, Ponte dell’Olio e Bettola. Quello dell’Emilia Romagna, già colpito dalla devastante alluvione del maggio scorso, è uno dei territori più a rischio idrogeologico, con 3 milioni di persone che vivono in zone facilmente alluvionabili. Nelle prime ore di martedì 31 ottobre sono ancora previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali di forte intensità in progressivo spostamento dai rilievi occidentali a quelli orientali, con esaurimento in mattinata.
In Toscana, ci sono stati alcuni interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti sulla sede stradale e piccoli smottamenti a Pistoia, Massa Carrara e Lucca. Ancora in aumento il Magra a causa delle precipitazione a monte in Lunigiana. Allerta gialla nella giornata di martedì 31 ottobre anche per rischio vento su Alto Mugello, Val Tiberina e costa centrale, rischio mareggiate su costa centrale e Arcipelago. A Firenze sono stati chiusi i parchi e le aree verdi.
In Liguria una grossa frana ha invaso la carreggiata della statale 586, poco prima dell’abitato di Rezzoaglio, interrompendo la circolazione. Come riferisce il governatore, Giovanni Toti, l’obiettivo è “riaprire a senso unico alternato entro domani sera la provinciale”. Sulla provinciale 72, sempre in Val D’Aveto, in località Alpepiana, non è invece percorribile il guado allestito per il passaggio al posto del ponte sul torrente Aveto sulla provinciale stessa, che è in manutenzione. Al momento alcune frazioni possono essere raggiunte solo a piedi. Nella giornata di lunedì le precipitazioni hanno interessato soprattutto il Centro-Levante della regione, in particolare il Levante. Sono stati puntualmente superati i 100 mm a Piana Battolla in Comune di Follo, Torriglia (108 mm nelle ultime 12 ore), 171 in 12 ore a Pontremoli appena al di là del confine ligure e a Cabanne, nel comune di Rezzoaglio.
Allagamenti e smottamenti anche in Piemonte, in particolare nell’Alessandrino, ad Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia.
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