Italia sul podio Ue per agricoltura bio, perde in gestione rifiuti

L’Italia batte l’Unione europea sul tema dell’agricoltura biologica, ma sul fronte della gestione dei rifiuti il nostro Paese ha ancora molta strada da fare.

Eurostat ha pubblicato sul suo sito le statistiche più rilevanti per il Green Deal europeo, che è una delle sei priorità della Commissione europea per il 2019-24. Le macro aree sono tre: la riduzione dell’impatto sul clima, la tutela del pianeta e della salute e il viaggio verso una transizione verde e giusta. Si tratta di un quadro di insieme sulle maggiori performance in ambito ambientale registrate dal 2009 al 2020. Confrontando i risultati dell’Italia con quelli della media europea, emerge un quadro fatto di luci ed ombre. Nel campo delle emissioni di gas serra si nota come l’Italia, pur partendo da una situazione molto più critica rispetto agli altri Paesi europei, sia riuscita comunque ad allinearsi ai parametri nel 2019. Ad esempio, nel 2009 partiva con un indice di emissione di 92 punti (la base 100 era quella del 1990), mentre l’Ue era a 81,8; dieci anni dopo Italia e media Ue sulle emissioni erano praticamente appaiate: 74,9 l’Italia contro il 74,1 dell’Ue.

Per quanto riguarda invece le materie prime, l’Italia ne consuma molte meno rispetto alla media Ue: se sostanzialmente nel 2011 il nostro Paese e l’Europa erano vicine (13,9 tonnellate pro capite contro le 15,6 dell’Ue), da quella data in poi il crollo nel Bel Paese è stato verticale, mentre in Ue l’andamento è rimasto stabile. Al 2019 l’Ue consuma 14,5 tonnellate pro capite, l’Italia 9,3.

L’Italia resta indietro anche nella spesa pubblica per ricerca e sviluppo: l’Ue al 2020 aveva speso il 2,32% del Pil, l’Italia solo l’1,53%. Amplissimo invece è il divario tra Europa e Italia nel consumo di energia primaria, un gap ormai atavico (era così sin dal 2009): nel 2020 l’Europa ha consumato in media 1.236,5 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (Mtep) contro i 132,3 dell’Italia.

La Penisola vince invece a mani basse nel capitolo ‘Zone di agricoltura biologica’: nel nostro Paese, nel 2020, il 16% della superficie agricola era a vocazione biologica, contro appena il 9,1% della media Ue. Tutt’altro scenario, invece, alla voce ‘Popolazione incapace di riscaldare la casa’: nel 2019 in Italia l’11,1% della popolazione non era in grado di scaldare la propria casa, contro il 6,9% della media Ue. Impennata vertiginosa invece per quanto riguarda la produzione di rifiuti; se l’Italia nel 2008 ne produceva molti meno della media Ue (1.595 kg pro capite contro i 1.731 dell’Europa), in quattro anni l’ha appaiata e superata di 30 kg nel 2018 (1.850 kg pro capite contro i 1.820 dell’Ue).
Infine un altro dato non esaltante per l’Italia è la percentuale di passeggeri che viaggiano in treno: solo il 6,3% di passeggeri interni per km contro gli 8 dell’Unione europea.

Nadia Bisson

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