“Sembra meglio strutturato e leggibile di quanto alla precedente revisione, non solo persegue la differenziazione tra progettazione e affidamento dei lavori, ma prevede anche specifiche nel caso di appalto integrato e relativo affidamento congiunto”. E’ il commento di Marco Mari, presidente della Gbc Italia, al documento con i nuovi Cam per l’Edilizia, rivisti al 2022, pubblicati in Gazzetta ufficiale. “Inoltre – prosegue – risulta citare un corretto approccio ai criteri progettuali del recente Progetto di fattibilità tecnico-economica” e proprio citazioni come queste “rendono il testo più in linea con le recenti volontà del ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che al momento sta lavorando alacremente alla seconda revisione delle linee guida per il Pfte, cui stiamo collaborando operativamente e mi pregio di coordinare il sottogruppo protocolli in seno al gruppo di lavoro coordinato dal presidente Andrea Ferrante (Clspp)”.
“La prima rilevante differenza con la precedente edizione è evidente nel comma dedicato all’ambito di applicazione dei Cam ed esclusioni – continua Mari -. Analizzando il testo si comprende che, da un lato si ribadisce la applicabilità ‘a tutti gli interventi edilizi di lavori disciplinati dal Codice dei Contratti pubblici’, e al contempo si esplicitata che ‘I presenti Cam si intendono applicabili in toto agli edifici ricadenti nell’ambito della disciplina recante il codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché a quelli di valore storico-culturale e testimoniale individuati dalla pianificazione urbanistica’. Questo aspetto è fortemente innovativo, anzi direi che fa scuola in Europa ed è di fondamentale importanza per più ragioni”.
Innanzitutto “l’Italia è un Paese con oltre il 30% degli asset immobiliari di edificazione antecedente al 1940”, poi “ha una grande reputazione nei processi di restauro”, spiega Mari ed è “il primo Paese in Europa ad introdurre nelle strategie di Green Public Procurement il binomio ‘Heritage and Sustainability’, seguendo il principio di una corretta strategia di rigenerazione edilizia sostenibile, che per essere tale, non può prescindere dal considerare integrati agli aspetti energetico-ambientali gli aspetti culturali e storico-testimoniali presenti in quantità nei nostri meravigliosi territori”. Infine, il nostro è “il primo paese al mondo a disporre di un protocollo energetico-ambientale rating system nazionale e specialistico, Gbc Historic Building, e di una ampia esperienza di applicazione in tal senso”.
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