Ex Ilva, altri 150 mln e 2 forni elettrici. Ma bozza piano non convince sindacati

Quattro ore di confronto, ma la soluzione è ancora lontana. Dal tavolo governo-sindacati-commissari sull’ex Ilva emergono alcune novità, ma la bozza di piano industriale presentata non convince affatto le sigle. L’obiettivo principale è arrivare a 6 milioni di tonnellate entro il 2026, ma soprattutto la costruzione di due nuovi forni elettrici (a partire dalla seconda metà del 2025) da far entrare in funzione dal secondo semestre del 2027, che prenderanno il posto degli Altiforni 1 e 4 (l’Afo 2 resterà attivo) con l’obiettivo di produrre almeno 4 milioni di tonnellate. All’incontro il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, poi, anticipa che sono in programma, a partire dalla seconda metà del prossimo mese di maggio, alcune visite ai vari stabilimenti assieme a possibili compratori, ovvero a società che hanno manifestato interesse per l’acquisto della società. Ma soprattutto, il responsabile del Mimit, annuncia che a stretto giro di posta, probabilmente già la prossima settimana, ci sarà un intervento per sbloccare nuove risorse utili ad aumentare la liquidità, in attesa del via libera dell’Unione europea per il prestito ponte da 320 milioni di euro.

Si tratta di circa 150 milioni di euro che possono essere trasferiti da Ilva in amministrazione straordinaria alle casse di Acciaierie d’Italia. Che, sommati ai 150 milioni già versati con il decreto dell’esecutivo dei mesi scorsi e ai 320 milioni di fondi per cui si aspetta il disco verde dall’Ue, porterà il conto a 620 milioni. Mentre per i nuovi forni elettrici “c’è il famoso miliardo che stanzieranno”, sottolinea l’esponente dell’esecutivo Usb, Francesco Rizzo, lasciando Palazzo Chigi. “Le persone devono tornare a lavorare, noi non siamo più disponibili a discutere di piani di lungo periodo”, tuona il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma. Che aggiunge: “Il governo ci ha detto che sono in via di intervento 150 milioni oltre al famoso prestito ponte, che deve però passare dalla Commissione Ue. Il tempo è stato fin troppo: i 320 milioni servivano subito, le nozze con i fichi secchi non si fanno e gli impianti devono ripartire in sicurezza”.

Netta anche la posizione della Uilm. “Nessuna condivisione di piano e nessun piano: quando lo conosceremo nei dettagli diremo la nostra. E non saremo teneri, come non lo siamo stati con nessuno”, avvisa il segretario generale, Rocco Palombella. Abbiamo voluto capire fino in fondo qual è la bozza di piano che stanno predisponendo e, data la genericità dei loro approfondimenti, ci siamo limitati a dire che non condividiamo il metodo e non condividiamo la sostanza. Per noi – continua – rimangono confermate le intese sottoscritte e soprattutto l’accordo del 2018, che resta valido finché non se ne negozia un altro. E non abbiamo nessuna volontà di negoziare un ulteriore accordo”.

La Fim-Cisl in qualche modo ‘sospende’ il giudizio. “Il piano è funzionale a dare le garanzie in Europa rispetto ai 320 milioni di prestito”, spiega il segretario Ferdinando Uliano. “Quello che ci hanno presentato rimette in piedi gli attuali impianti, rendendo Afo 4 in grado di produrre e rimettendo in sesto Afo 2 e Afo1. Per quanto ci riguarda – sottolinea -, rispetto ad un piano industriale che si occupa di arrivare ad una definizione di 6 milioni di tonnellate e che dia le prospettive, c’è un ulteriore approfondimento da sviluppare”. Una posizione simile la assume anche Ugl Metalmeccanici. “Quella presentata oggi è un’ipotesi di piano industriale – dice il segretario generale, Antonio Spera -. Ma abbiamo già chiesto di incontrarli di nuovo per capire meglio quello potrebbe essere il prossimo piano, che va discusso con le organizzazioni sindacali”.

Elena Fois

Recent Posts

Prezzo gas tocca i massimi da un anno: la Russia chiude i rubinetti verso l’Austria

Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…

20 ore ago

Cop29, nasce Baku Climate and Peace Action Hub: c’è anche il Piano Mattei

La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…

1 giorno ago

Trasporti, Schlein: Italia paralizzata dai ritardi dei treni, governo chieda scusa

“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…

1 giorno ago

Lite Meloni-Schlein su Fitto. La dem: “Stallo creato da Vdl e Ppe, allargano a destra”

Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…

1 giorno ago

Fvg, Wwf: Petizione trilingue per il Tagliamento: è in pericolo con nuove opere

A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…

1 giorno ago

Ue, Tajani vede Weber: Necessario approvare nuova Commissione in tempi previsti

"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…

1 giorno ago