Nuove energie tra Europa e Africa. I progressi del Piano Mattei e il suo rapporto con la strategia Ue del Global gateway

Si è tenuta venerdì sera la seconda edizione di Connact Piano Mattei – Nuove energie tra Europa e Africa dal titolo ‘I progressi del Piano Mattei e il suo rapporto con la strategia UE del Global gateway’. L’incontro ha visto ambasciatori, ministri, segretari e rappresentanti istituzionali di numerosi Stati africani confrontarsi con le istituzioni italiane e con i rappresentanti di alcune delle principali aziende del nostro Paese per capire insieme come favorire gli investimenti e rafforzare le connessioni tra l’Italia e l’Africa. Il summit, organizzato da Fondazione Articolo 49, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno del Marocco e con il Parlamento Europeo e patrocinato dal Mimit, ha avuto l’obiettivo di analizzare l’evoluzione del Piano Mattei e valutare il suo rapporto con la strategia UE del Global gateway.

Durante l’evento sono intervenuti Youssef Balla, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia e Presidente del Comitato esecutivo del World Food Programme, Fessahazion Pietros Menghistu, Ambasciatore di Eritrea in Italia e Decano del Gruppo ambasciatori africani in Italia, Fabio Massimo Ballerini, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere per l’Africa sub-sahariana dell’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio.

“L’italia è un ponte naturale tra l’Europa e il continente africano, non solo per la sua posizione strategica, ma anche come spazio di dialogo” ha detto l’ambasciatore Youssef Balla. “L’Africa – ha aggiunto – non è solo il continente di domani, ma di oggi, ha risorse inestimabili, una popolazione giovane e rappresenta un mercato in piena espansione”. “I rappresentanti degli Stati Africani hanno espresso le proprie aspettative per un partenariato basato sul mutuo rispetto, l’Africa si aspetta azioni concrete, investimenti sostenibili e un rapporto paritario”. “In questo contesto – ha detto Balla – il Piano Mattei appare come un barlume di speranza, ma per avere successo deve ascoltare l’Africa”. E ha concluso: “Il 20 giugno a Roma il vertice sul Piano Mattei sarà decisivo e oggi abbiamo l’opportunità di dare il nostro contributo: lavoriamo insieme per affrontare queste sfide”.

“Questa è un’importante opportunità di confronto e dialogo tra le nostre due realtà” ha sottolineato il decano degli ambasciatori africani, Fessahazion Pietros Menghistu. “Il Piano Mattei è una piattaforma di idee condivise, rappresenta un dialogo strutturato e quindi ha un carattere strategico e può essere un valido modello di cooperazione futura, non solo tra Italia e Africa, ma anche, attraverso l’Italia, tra l’Europa e l’Africa”. Anche l’ambasciatore Menghistu ha ricordato il ruolo dell’Italia “come ponte naturale verso l’Africa” e come l’Africa “grazie a risorse umane e materie prime ha un grande potenziale di sviluppo economico: è un continente destinato a ricoprire una rilevanza strategica sempre maggiore nel prossimo futuro”. E sul piano Mattei ha detto: “È un modello di rapporto nuovo con l’Africa caratterizzato da un approccio paritario e non predatorio, che mira alla promozione dello sviluppo economico dei Paesi africani, a una crescita comune e a un cammino verso un futuro migliore e condiviso tra Africa ed Europa”. Sull’Italia l’ambasciatore ha ricordato che “è uno dei principali partner commerciali per i Paesi africani” e ha aggiunto che l’Africa “è un’area di interesse strategico per l’Italia, in primis per la sicurezza energetica, l’emergenza migratoria, le infrastrutture e la sicurezza”. Ha concluso auspicando per il Piano un approccio “inclusivo e non selettivo”.

“Il Piano Mattei è un’iniziativa strategica di interesse nazionale che vuole essere duratura e proiettarsi nel futuro delle relazioni con il continente africano” ha detto Fabio Massimo Ballerini, Consigliere per l’Africa dell’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio. “La parola d’ordine è concretezza ed è per questo che è importante lavorare su progetti molto precisi”. “Nell’ultima Cabina di regia presieduta dal Presidente del Consiglio Meloni – ha proseguito Ballerini – sono state esaminate le iniziative messe in campo ed è stato espresso apprezzamento sullo stato di avanzamento, così come apprezzamento viene espresso dalle autorità africane che incontriamo spesso nelle missioni”. Nel suo intervento il consigliere ha ricordato che la logica del Piano Mattei è incrementale “e potrà essere continuata in altri Paesi e nell’allargamento a nuovi progetti”. E Ballerini conclude ricordando l’istituzione di nuovi strumenti finanziari realizzati grazie alla collaborazione con la Banca Africana di Sviluppo, in particolare: “un fondo che mette a disposizione circa 150 milioni di euro e che ha un effetto leva: per ogni euro che l’Italia e gli altri partner internazionali investono sui progetti in Africa, la Banca si impegna a mettere lo stesso corrispettivo”.

L’evento è stato l’occasione per coinvolgere nel dibattito anche gli attori che oggi intrattengono relazioni con Paesi africani e che seguono con attenzione l’evoluzione del Piano Mattei. Al pomeriggio di lavori hanno partecipato 31 fra aziende e associazioni di categoria italiane, fra queste: Acea; Cassa Depositi e Prestiti; Chiesi Farmaceutici; Cia – Agricoltori Italiani; Coldiretti; Confagricoltura; Confcooperative; Cy4gate; Delegazione Di Confindustria Presso l’Unione Europea; Eff – European Food Forum; Elt Group; ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile; Enel; Eni; Federlegnoarredo; FederPetroli Italia; Ferrero; Ferrovie Dello Stato Italiane; Fondazione Filiera Italia; Intesa Sanpaolo; Leonardo; Med-Or Italian Foundation; Pirelli; SIMEST; Terna; TIM.

Elena Fois

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