Tra Italia e Arabia Saudita accordi per 10 miliardi di euro: focus su energia e difesa

Photo credit: Palazzo Chigi

Accordi per circa dieci miliardi di euro fra Italia e Arabia Saudita nell’ambito della visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha anche elevato il livello di collaborazione fra i due paesi a partenariato strategico. I patti siglati riguardano ambiti come la cooperazione in materia energetica e di difesa, l’impulso agli investimenti reciproci fino ai temi legati all’archeologia.

Fra gli accordi più importanti quelli siglati da Sace che valgono ben 6,6 miliardi di dollari. Si tratta di 5 operazioni e accordi con primarie controparti saudite attive sul mercato, con l’obiettivo di sostenere le esportazioni italiane in Arabia Saudita nonché i rapporti commerciali e di investimento tra i due Paesi. Le iniziative comprendono una operazione con Neom, nella quale Sace ha garantito un finanziamento multi-currency del valore complessivo di 3 miliardi di dollari reso disponibile da un pool di nove banche internazionali per aprire nuove opportunità di export per PMI e filiere italiane in diversi settori e comparti funzionali ai progetti di Neom come infrastrutture, sviluppo urbano, edilizia e trasporti ferroviari, stradali e marittimi. C’è poi un Memorandum d’intesa con Saudi Electricity Company (SEC), la principale fonte di elettricità nel Regno dell’Arabia Saudita. Nell’ambito dell’accordo, Sace si impegna a esplorare potenziali opportunità per fornire garanzie creditizie a SEC per lo sviluppo di nuovi progetti sostenibili legati allo sviluppo del sistema elettrico saudita, facilitando attività di business e di investimento tra cui EPC (ingegneria, approvvigionamento e costruzione) e O&M (operazioni e manutenzione) servizi di aziende italiane. Accordi poi con ACWA Power Company, primario gruppo saudita che opera in qualità di sviluppatore, investitore, comproprietario e operatore di un portafoglio di impianti di generazione di energia, energia rinnovabile e produzione di acqua desalinizzata: due documenti strategici per collaborare su nuove opportunità di business, con un focus su progetti di energia rinnovabile e un interesse condiviso a collaborare su iniziative in Africa e Asia centrale, tra cui: i) una linea di credito per sostenere i progetti green di ACWA Power in Asia centrale e facilitare l’esportazione di aziende italiane secondo il mandato di SACE. Infine, un accordo di cooperazione con la Banca Araba per lo Sviluppo Economico in Africa (BADEA) nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, in particolare nei paesi target come Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal, Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Costa d’Avorio, Repubblica del Congo, Mozambico, Kenya, Etiopia.

ACWA Power, società quotata in borsa in Arabia Saudita riconosciuta come la più grande società privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, pioniera nella transizione energetica e first mover nel settore dell’idrogeno verde, ha firmato un memorandum d’intesa con Snam per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa. Questa partnership prevede l’esplorazione di potenziali collaborazioni e investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di approvvigionamento internazionale per una fornitura affidabile ed economica di idrogeno verde dall’Arabia Saudita all’Europa e la valutazione dello sviluppo di un terminale di importazione dell’ammoniaca in Italia per facilitare la consegna dell’idrogeno verde attraverso il SoutH2 Corridor, il corridoio lungo 3.300 km che raggiunge l’Europa centrale attraverso Italia, Austria e Germania. E ancora, di rilevanza per il Piano Mattei, due accordi di Cdp, uno con il Fondo saudita per la cooperazione allo sviluppo e uno con Acwa Power, per la collaborazione nella promozione di progetti in Africa.

Per quanto riguarda la mobilità, Gewiss ha annunciato un investimento iniziale di 20 milioni di euro in Arabia Saudita “per rafforzare la propria presenza nella regione e promuovere soluzioni innovative per la mobilità elettrica e la gestione intelligente dell’energia in ambito domestico, industriale e dell’illuminazione in genere”.

Diversi sono i MoU firmati da Fincantieri, che sottolineano l’interesse dell’azienda per questa regione in seguito all’istituzione della controllata Fincantieri Arabia for Naval Services nel 2024. Gli accordi raggiunti testimoniano l’impegno strategico di Fincantieri nel promuovere l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo industriale attraverso una serie di collaborazioni con realtà saudite e partner internazionali. Per quanto riguarda ELT Group, due sono i Memorandum siglati: uno con Sami-Aec e uno con Shamal, entrambi nel settore aerospaziale e della difesa. Sempre nello stesso ambito, Leonardo ha firmato un MoU con l’obiettivo di discutere, sviluppare e valutare una serie di investimenti e opportunità per espandere ulteriormente la collaborazione nei settori dell’aerospazio e della difesa.

Infine, in ambito culturale, firmati due importanti accordi di collaborazione tra la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei, per il Ministero della Cultura italiano, e la Royal Commission for AlUla (RCU), per l’Arabia Saudita. Il programma esecutivo firmato dalla Direzione generale Musei e dalla RCU ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione nei settori dell’archeologia e della valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle politiche di conservazione, manutenzione, gestione, promozione dell’accessibilità e sviluppo di competenze nei musei e nei luoghi della cultura. Tra le attività previste figurano seminari e incontri di studio e ricerca, la produzione di pubblicazioni scientifiche multilingue, l’organizzazione di programmi formativi, mostre ed eventi condivisi, nonché lo scambio di esperti e competenze, con particolare attenzione all’applicazione di tecnologie innovative. La cooperazione con il Parco Archeologico di Pompei è invece focalizzata sullo sviluppo sostenibile dei siti archeologici, con particolare attenzione al contributo che questi possono offrire nella salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni agricole locali come patrimoni immateriali. Sono previsti progetti mirati a perseguire questi obiettivi strategici e a rafforzare il ruolo del Museum of Incense Road, parte integrante del Journey Through Time di AlUla, che posiziona il museo in una prospettiva globale. Inoltre, Pompei sarà un partner chiave per alcune mostre della RCU in Italia.

Chiara Troiano

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