US President Donald Trump speaks from the Oval Office of the White House in Washington, DC, on March 7, 2025. Trump on Friday said tariffs could be imposed on Canadian dairy and lumber products within days, in a growing trade war with the United States' northern neighbor. (Photo by Jim WATSON / AFP)
E’ un Donald Trump contro tutti quello che parla dallo Studio Ovale della Casa Bianca. Perché di fatto, “gli Stati Uniti sono stati truffati da tutti i Paesi del mondo”. Il presidente americano quindi torna a minacciare usando l’arma commerciale più famosa di queste prime settimane di governo: i dazi. “Ci hanno trattati sempre male, il nostro Paese è stato maltrattato da tutti e adesso questa cosa finisce“, esordisce accusando Canada e Messico, in primis, ma anche Europa, India e Taiwan. Per questo, “ci saranno esattamente gli stessi dazi che colpiranno loro e questo significa proprio dazi reciproci”. Confermando così l’entrata in vigore di tariffe ‘reciproche’ il 2 aprile. Che comunque “non avranno alcun impatto negativo” sull’economia statunitense. Tuttavia, ha ammesso “ci potrebbero essere delle interferenze” che comunque “verranno risolte”.
Per quanto riguarda il Canada, dopo aver annunciato ieri la proroga dei dazi su alcuni prodotti, oggi si è detto pronto a introdurre tariffe reciproche sui prodotti lattiero-caseari sin da subito, se Ottawa non abbasserà i propri su questa categoria. “Il Canada ci ha fregato per anni con tariffe del 250% su latticini e legname, non succederà di nuovo – ha ribadito -. Li colpiremo con la stessa identica tariffa a meno che non la abbandonino. Ecco cosa significa reciprocità e possiamo farlo oggi o aspettare fino a lunedì o martedì“.
L’accesso dei prodotti lattiero-caseari americani al mercato canadese era stato oggetto di controversia, nel quadro dell’accordo di libero scambio Canada-Stati Uniti-Messico (CUSMA), con Washington che accusava Ottawa di non rispettare i propri obblighi in materia. Ma la decisione di un gruppo di conciliazione, procedura prevista dall’accordo, si era pronunciata a fine 2023 a favore del Canada, che aveva volontariamente limitato la quota tariffaria per il latte americano, vale a dire la quantità di prodotti lattiero-caseari che entravano nel Paese senza essere tassati. Allo stesso modo, il legname è oggetto di una lunghissima controversia, lunga più di 35 anni, tra i due Paesi, con i produttori americani che accusano le controparti canadesi di esportare questo materiale a un prezzo inferiore ai costi di produzione. Secondo il governo canadese, il Canada è uno dei maggiori esportatori di legname al mondo e il suo mercato più importante è il vicino americano.
Trump aveva annunciato all’inizio di febbraio dazi doganali del 25% sui prodotti canadesi e messicani, accusando i due Paesi di non contrastare a sufficienza il traffico di Fetanyl (un potente oppioide che sta causando una grave crisi sanitaria negli Stati Uniti) in entrata negli Stati Uniti. Inizialmente aveva concesso una proroga di un mese prima che le tasse entrassero in vigore martedì, ma ieri ha fatto marcia indietro esentando una gran parte dei prodotti provenienti da entrambi i Paesi, accettando di non applicarle ai prodotti importati che soddisfano le norme USMCA.
L’esenzione durerà fino al 2 aprile, quando entreranno in vigore le tariffe reciproche, che impongono agli Stati Uniti di tassare i prodotti provenienti da un Paese alla stessa aliquota dei prodotti statunitensi che entrano in quel Paese.
In un’intervista concessa al canale Fox Business, Trump ha infatti spiegato di aver concesso una proroga con il desiderio di “aiutare” i due vicini degli Stati Uniti, assicurando però che subentreranno i cosiddetti dazi doganali “reciproci”. “Volevo aiutare il Canada e il Messico. In una certa misura, siamo un paese molto grande, loro commerciano molto con noi mentre nel nostro caso, è meno significativo, noi commerciamo poco con il Canada in confronto“, ha giustificato il presidente americano. Dal suo Studio ovale non è mancata la stoccata: “le nostre società, le nostre compagnie, da un punto di vista economico e finanziario e commerciale sono state sempre truffate e imbrogliate praticamente da ogni paese del mondo”. In queste, “l’India ci impone dazi enormi, non si può vendere più nulla in India, è praticamente impossibile e noi facciamo pochissimi affari con loro“. E poi l‘Europa che ha sempre “ha abusato terribilmente” degli Stati Uniti perché “è strutturata per trarre vantaggio dagli Usa, ha lo scopo di truffarci“.
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