Ci stiamo scoprendo tutti esperti di gas… che non è diventato il nemico

All’improvviso si stanno, anzi ci stiamo, scoprendo tutti esperti di gas. Perché è fuori discussione che – a parte una cerchia abbastanza ristretta di addetti ai lavori – fino al post-pandemia e alla guerra in Ucraina, il tema delle forniture energetiche non sia mai stato predominante in telegiornali, talk-show e nelle lenzuolate dei quotidiani. Figurarsi nelle chiacchiere al bar. Il gas, questo sconosciuto: non proprio ma quasi…

Ora no. Ora il biometano – parente nobile del bistrattato metano – si è insinuato tra i pensieri “puri” degli italiani come i rigassificatori, le navi metaniere e le pipeline; il Gnl – gas naturale liquido – viene servito quotidianamente sulle nostre tavole così come la rete di gasdotti che da Nord, da Est e da Sud ci consentiva di tenere in vita i termosifoni e ci permetterà di alimentare i condizionatori (ma per favore non ditelo a Mario Draghi); gigawatt e terawatt, generati da centrali alimentate manco a dirlo a gas, si sono appropriati della nostra terminologia quotidiana; qualcuno ha scoperto l’esistenza di ARERA, autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, qualcun altro ha scoperto che la Germania la pensa in un modo, la Francia in un altro, noi in un altro ancora. Unione europea, già…

Inopinatamente, il gas è diventato un nemico da sconfiggere, affidandosi all’energia del sole e del vento, all’idrogeno verde, al nucleare di quarta generazione. Insomma, a qualsiasi cosa che sia diversa, perché così Putin fa (un po’) meno paura, perché guarda caso il gas degli Stati Uniti costa il doppio di quello del Cremlino, perché il prezzo della benzina schizza all’insù dal momento che le raffinerie funzionano a gas, perché, perché… Aperta parentesi: Kadri Simson, commissaria europea per l’energia, ha squarciato il velo dell’ipocrisia raccontando che tutti possono sbattersi per trovare una way out, ma di gas ne avremo bisogno ancora per un pezzo. Amen.

Proprio per questo, il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno rimbalzato tra Algeri, Baku e Arabia Saudita per allargare il perimetro delle forniture; ed è notizia fresca la liaison con Egitto, Angola e Congo per pompare verso l’Italia altro gas. Con il quale conviene che facciamo tutti pace, perché ci sta fornendo i suoi servigi dall’inizio dell’Ottocento e ancora lo farà per un bel pezzo. In fondo, il vero nemico è un altro. In carne e ossa, non rarefatto o liquefatto…

Nadia Bisson

Recent Posts

Dl Infrastrutture approvato in Consiglio dei ministri

È stato approvato oggi, in sede di Consiglio dei Ministri, il decreto legge Infrastrutture, "un…

37 secondi ago

Ue-Gb, Starmer: Accordo adatto ai nostri tempi, è nuova era nelle relazioni

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha elogiato una "nuova partnership strategica" con l'Unione europea…

2 minuti ago

INFOGRAFICA L’inflazione ad aprile nei Paesi Ue

Nell'infografica di GEA, il tasso di inflazione annuale nei Paesi dell'Ue ad aprile. Secondo Eurostat,…

4 minuti ago

Ue-Gb, von der Leyen: Accordo è occasione per scrivere un nuovo capitolo

Il primo vertice post-Brexit tra Regno Unito e UE rappresenta l'occasione per scrivere un "nuovo…

6 minuti ago

Regioni, Mattarella: Autonomia efficace se applica principi sussidiarietà e adeguatezza

"Il principio autonomista, presente sin dall’origine, tra quelli fondamentali nella nostra Costituzione, ha avuto in…

10 minuti ago

Inflazione, Eurostat: Ad aprile stabile a 2,2% in area euro, Italia a 2%

Il tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro si è attestato al 2,2% nell'aprile 2025, stabile…

55 minuti ago